Cure domiciliari

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Cure domiciliari ematologiche

Il finanziamento del Servizio Medico di Assistenza Domiciliare Ematologica inizia nel 2001 grazie al contributo di “30 Ore per la vita” per Ail e con tanta consapevolezza: il Servizio medico di assistenza domiciliare ematologica è, non solo necessario, ma fondamentale per i malati che necessitano di un supporto ematologico a casa propria. Un aiuto importante, interamente finanziato da AIL, per essere al fianco dei pazienti e dei loro familiari, accompagnandoli con competenza e professionalità nei duri momenti della malattia. Di seguito è possibile scaricare e visionare la valutazione dell’impatto sociale delle cure domiciliare ematologiche relativo all’anno 2020.

VALUTAZIONE IMPATTO SOCIALE 2020

Su spinta dell’Ail, con l’ematologa Patrizia Gentilini al fianco, viene sottoscritto nell’ottobre 2001 il protocollo Ail-Ausl forlivese. Alcuni mesi con il dottor Toni Ibrahim e poi, dal 1° gennaio 2002 entra in campo la dottoressa Nives Lombini, straordinaria e tanto apprezzata professionista che ha fatto e sta facendo la storia di questo fondamentale servizio.Dal 2002 al 2021, nel comprensorio forlivese, la dottoressa Lombini ha seguito 1.073 pazienti, con 6.678 visite domiciliari e 17.149 interventi complessivi, ha trasfuso 4.812 sacche di globuli rossi e 825 di piastrineUna media annua di 334 accessi domiciliari e 282 trasfusioni.

Anche nel Cesenate il servizio medico domiciliare è ora attivo. Qui si comincia nel 2005 con il servizio di Assistenza decentrata (anziché a domicilio, il medico si recava nelle varie strutture ospedaliere decentrate più vicine ai pazienti che non dovevano così spostarsi al “Bufalini”) e, finalmente nel 2011, con la firma del protocollo d’intesa Ail – Ausl – Irst, abbiamo ottenuto l’attivazione del servizio medico domiciliare ematologico che, sempre finanziato interamente da Ail, ora conta su tre dottoresse: Silvia Baroni,  Chiara Farnedi e Valeria Armenti.

Bisogna ricordare che ogni visita, ogni verifica delle analisi mediche, ogni decisione di intervento trasfusionale e ogni sacca trasfusa, comporta impegno, dedizione e tempo. Basti pensare che, solo per una sacca di globuli rossi servono in media più di due ore durante le quali il medico ha la piena responsabilità dell’intervento. Poi ancora, prescrizione e verifica degli esami, preparazione, ritiro e riconsegna della sacca necessitano di altro tempo.