Campagna Uova di Pasqua AIL 2023: ogni Uovo custodisce un sogno, aiutaci a realizzarlo
Le Uova di Pasqua dell’AIL tornano a colorare di speranza i sogni dei pazienti ematologici e quest’anno compiono 30 anni. Festeggiamo insieme questo importantissimo traguardo, vieni a trovarci nelle piazze e centri commerciali della provincia il 24, 25 e 26 Marzo.
Dentro un uovo di Pasqua AIL c’è molto di più di una semplice sorpresa, ci sono i sogni di migliaia di pazienti che tu puoi aiutarci a realizzare
Scegli un Uovo AIL, sostieni la ricerca e l’assistenza per i tanti pazienti che combattono una leucemia, un linfoma o un mieloma. Grazie!
Un uovo AIL ti raggiunge ovunque tu sia
Anche quest’anno le Uova di Pasqua AIL te la portiamo a casa noi! In attesa scendere in piazza, il 24, 25 e 26 Marzo, ci siamo organizzati con il servizio di consegna a domicilio. Contattaci al numero 3313280989 oppure scrivici a info@ailforlicesena.it per prenotarle!
#UovaAIL23 #maipiùsognispezzati
Ecco come puoi partecipare alla nostra campagna:
- ORDINA E RICEVI A CASA, contattaci per prenotare subito il tuo uovo: telefonicamente ai numeri 0543 782005 – 331 3280989; inviando una mail a ordini@ailforlicesena.it;
- dall’24 al 26 marzo saremo presenti in diverse postazioni, vieni a trovarci, il tuo Uovo AIL ti aspetta! ( clicca qui per l’elenco delle postazioni);
- PERSONAL FUNDRAISER: raccogli gli ordini tra i tuoi colleghi, amici e parenti; organizza il tuo banchetto personale e contattaci;
- SEI UN’AZIENDA? Fai una donazione ad AIL, regala le uova ai dipendenti e collaboratori; promuovi la campagna attraverso i tuoi canali di comunicazione;
- PUBBLICIZZA LA NOSTRA CAMPAGNA: condividi i nostri post sui social; aggiorna la copertina della tua pagina Facebook con l’immagine della nostra campagna (scarica qui);
- DIVENTA NOSTRO TESTIMONIAL: scatta un selfie con le uova di Pasqua AIL e i nostri prodotti solidali, invia la tua foto a info@ailforlicesena.it, pubblicheremo sulla nostra pagina Facebook i tuoi scatti con la tua testimonianza (raccontaci, se vuoi, cosa significa per te scegliere un prodotto solidale AIL).
- PUNTI DI SOLIDARIETA’ scopri tutti gli esercizi commerciali e le attività dove potrai trovare le nostre coloratissime uova. Clicca qui per l’elenco completo.
Addio a Gaetano Foggetti, per 20 anni alla guida di Ail – La storia, il ricordo, il lascito

Il 9 giugno scorso è venuto a mancare Gaetano Foggetti, da 20 anni alla guida di Ail Forlì-Cesena. Presidente dal 2002 al 2013, vice presidente dal 2014 al 2019, e poi di nuovo presidente fino a gennaio scorso, sotto la sua spinta, questa sezione ha avviato alcuni tra i suoi progetti più ambiziosi e determinanti nella lotta alle malattie del sangue, tra assistenza ai pazienti e sostegno alla ricerca. Ma molto di più gli deve in termini di spinta emotiva, slancio nella ricerca dei volontari, guida e punto di riferimento non solo nei momenti di raccolta fondi ma soprattutto nei periodi di progettazione. Questa la sua forza più grande: la spinta ottimista e costruttiva verso il futuro, in un continuo e dinamico crescendo verso gli impegni da assumersi perché la lotta alle malattie del sangue divenisse via via più facile e perché Ail rinvigorisse nel tempo sul territorio la sua autorevolezza e forza nel panorama del volontariato socio-sanitario, anche grazie al rapporto ormai consolidato con il team di medici specialisti all’opera nell’Istituto di ricerca e cura tumori della Romagna.
ULTIME NEWS
Una malattia ematologica non deve interrompere una vita
L’AIL vuole sconfiggere i tumori del sangue, tra cui leucemie, linfomi e mieloma, rendere le cure meno “pesanti”, migliorare la qualità della vita dei malati – 32mila nuovi casi ogni anno – e delle loro famiglie.
Alleati indispensabili sono i medici specialisti dell’Ematologia.
Il malato è al centro della nostra missione.
Da 25 anni con i fondi raccolti grazie a donatori e volontari sosteniamo:
- l’équipe ematologica: all’opera all’Irst-Irccs di Meldola e al “Bufalini” di Cesena;
- le cure domiciliari ematologiche: garantendo il servizio su tutto il territorio provinciale;
- la ricerca scientifica e medica: per rendere le terapie sempre più efficaci e tollerabili;
- l’informazione: con momenti di confronto e scambio sull’avanzamento della ricerca e delle cure;
- la sensibilizzazione: coinvolgendo la comunità locale nella battaglia fatta anche di solidarietà e condivisione con i malati e le loro famiglie.
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