#CiMettoLaFirma

5x1000 AIL

Io ci metto la firma e tu?

Vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno deciso di partecipare alla nostra campagna “Io ci metto la firma e tu?”, raccontandoci perchè è importante donare il 5×1000 ad AIL.

Se anche tu desideri partecipare è davvero facilissimo: scarica l’immagine qui, fatti un selfie e raccontaci perchè hai deciso di metterci la firma. Pubblicheremo tutte le testimonianze che ci arriveranno sulla nostra pagina Facebook e sul nostro sito. Non vediamo l’ora di ricevere la tua!

Scrivici a info@ailforlicesena.it o su WhatsApp a 3313280989 e aiutaci a moltiplicare i nostri cuori.

redo

Redo Camporesi, Vicepresidente AIL Forlì-Cesena

Il mio perché parte dal lontano 1992 dopo la malattia di mia madre scomparsa a 60 anni, e dopo la grave Leucemia che colpì il mio amico Gaetano, poi guarito. Quella frustrazione e quella rabbia le ho trasformate in qualcosa di positivo, buono e vero: il mio impegno in Ail.
elena

Elena

Io ci metto la firma perché nel 1963 mio papà all’età di 31 anni è morto per un Linfoma di Hodgkin, mentre oggi, grazie ai risultati raggiunti dalla ricerca scientifica portata avanti anche grazie ad AIL, sarebbe potuto guarire con una percentuale di circa il 90%.
Io ci metto la Firma… E invito anche te, voi, a farlo…
paolo e marinella

Paolo e Marinella

Chiedetevi invece perché no? Vi diciamo noi perché è una buona idea: il 5×1000 ad AIL per noi vuol dire investire in ricerca , sostenere i nostri ematologi in forza presso IRST – Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” e Ospedale Bufalini Cesena, continuare a garantire il nostro servizio di assistenza domiciliare .
chiara e massimo

Chiara e Massimo, bar Wilson Cesena

Perché firmiamo AIL? …. Perché il futuro di tanti passa anche da questo gesto e da questo codice fiscale! Noi ci crediamo e invitiamo anche voi a farlo.
daniela ferri

Daniela

Perché sono una volontaria AIL e tocco con mano ogni giorno l’importanza di sostenere AIL.
antonella

Antonella

Perché….non costa nulla ed aiuti i progetti dell’ associazione
emanuele

Emanuele

AIL Forlì Cesena nasce a novembre del 1995, mio babbo è venuto meno a gennaio del 1996, ci fosse stato AIL avremmo avuto qualcuno a cui appoggiarci al di fuori dei sovraffollati reparti di Ematologia di Bologna e Forlì, dove erano tutti bravissimi, ma non potevano arrivare dappertutto. Non abbiamo avuto nessun tipo di assistenza domiciliare ed accompagnarlo ed assisterlo nella malattia è stato difficile per noi. Oggi con Ail non è più così, c’è qualcuno che ti ascolta, l’assistenza domiciliare è un servizio troppo importante per un ammalato, senza trascurare il contributo per la ricerca che continua sempre, senza soste. Per continuare tutto questo tutti dobbiamo metterci la firma
francesca

Francesca

Nel settembre 2020 il ricovero d’urgenza in ospedale per una emorragia. Diagnosi Leucemia Acuta Promielocitica, tra le leucemia la forma più aggressiva, una malattia
che pochi anni fa era letale ma oggi grazie alla ricerca scientifica che AIL sostiene, è diventata curabile e guaribile se diagnosticata tempestivamente. Mi sono avvicinata alla sede Ail di Viale Roma pochi mesi dopo essere uscita dall’ospedale, oltre alla nuova chemioterapia avevo bisogno anche di un supporto psicologico e grazie alla loro disponibilità mi hanno immediatamente affiancato una professionista. Ringrazio tutto lo staff di AIL Forlì-Cesena.
daniela

Daniela

Perché ho conosciuto la parola leucemia nel 1982 con la malattia di mio fratello Davide, quando ancora il mondo Ail in Emilia-Romagna era solo un progetto. Oggi non solo il progetto è diventato realtà, ma l’assistenza che Ail “dona” ai malati e alle loro famiglie è, come dicono sempre i miei figli “Tanta roba!”. Una vicinanza che sarebbe stata utile avere, soprattutto il supporto psicologico che a Davide è mancato e che invece oggi è possibile proprio grazie ad Ail.
francesca giorgi

Francesca Giorgi, farmacia Sant'Egidio Cesena

Perché non si spezzino i sogni di coloro che, purtroppo, vengono colpiti da un tumore del sangue.
gigliola

Gigliola

Perché ognuno deve fare la sua parte… Ail la fa. Facciamola anche noi!
laila

Laila

Ci metto la firma da quando, purtroppo sulla mia pelle, ho scoperto che la ricerca sulle malattie del sangue ha fatto, e continua a fare, passi da gigante. Lo so, da quel lontano 23 aprile 1992.
nella

Nella

Perché la mia firma, come ogni altra firma ad AIL, fa sì che la lotta alle malattie del sangue sia un po’ più facile, permettendo anche di offrire ulteriori nuove possibilità di guarigione a quanti si ammalano. Insieme possiamo fare la differenza.
nives

Dott.ssa Nives Lombini - medico assistenza domicilare ematologica AIL

Perché con il 5×1000 ad AIL, si contribuisce anche a sostenere il progetto Cure Domiciliari ematologiche, un servizio prezioso che vede essere tutelato e mantenuto.
roberto

Roberto

Perché la ricerca riguarda noi tutti e questa firma è uno dei sistemi per partecipare in maniera attiva.
silvana

Silvana

Il mio perché all’AIL trova origina dal lontano 2013 quando la mia vita da favola ebbe purtroppo un terribile scossone, mio figlio di 37 a anni era affetto da un tumore e nonostante tutti gli sforzi miei e di suo padre dopo 14 mesi mori. Tempo 8 mesi e anche mio marito fu soggetto a quell’infausta diagnosi e a distanza di due anni li persi tutti e due. La mia vita era decapitata poi sulla mia strada ho incontrato un raggio di sole, AIL, e ho pensato che poter dedicare il mio tempo e il mio 5×1000 a loro potesse evitare ad un’altra madre e moglie di soffrire quanto me. Aiutare la ricerca e i pazienti ematologi è qualcosa che mi fa sentire bene.
fiorenzo

Fiorenzo

#cimettolafirma perché il mio il 5×1000 ad Ail si trasforma in ricerca scientifica, sostegno agli ematologi in forza presso IRST – Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” e Ospedale Bufalini Cesena e assistenza domiciliare medica e psicologica sul territorio. Ti sembra poco?
ester

Ester

Anche io #cimettolafirma perché non costa nulla e faccio una buona azione: destinando il #5×1000 ad AIL, infatti, supporto le iniziative sul territorio, come l’importantissimo progetto di assistenza domiciliare che dona SPERANZA e SERENITÀ non solo ai pazienti ematologici, ma anche ai famigliari di chi sta affrontando un percorso di malattia.
stefano

Stefano

Per AIL, per Gaetano.
fiorella

Fiorella

È un gesto di generosità e di altruismo, è un’azione che permette negli anni di sviluppare progressi alla ricerca scientifica delle malattie del sangue e di conseguenza al miglioramento della vita di chi è colpito da queste patologie.
delia cangini

Dott.ssa Delia Cangini - Ematologa presso IRST - Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori ``Dino Amadori

Ci metto la firma per…. Paolo, Luigi, Andrea, Vincenzo, Lucia, Daniela, Silvia, Marianna….”
Sì, perché il 5×1000 contribuisce a rendere realtà i sogni di coloro che stanno attraversando un percorso di malattia.

Dr. Alessandro Lucchesi – Ematologo presso IRST – Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori

Se decidi di destinare il tuo #5×1000 ad AIL, potremo portare avanti anche la ricerca sulle malattie rare ematologiche.

Dr. Costantino Riemma – Ematologo presso IRST – Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori

#cimettolafirma perché AIL è da sempre vicino ai pazienti e ai medici ematologi che curano le malattie del sangue.

Dott.ssa Michela Ceccolini – Ematologa presso IRST – Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori

La ricerca e la cura hanno bisogno del supporto di tutti.

Dott.sssa Sonia Ronconi – Ematologa presso IRST – Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori

#cimettolafirma perché è un piccolo sforzo per rendere GRANDE la ricerca.